Negli ultimi decenni del XIX secolo, dovuto ad una serie di fattori di tipo sociale ed economico molto simili a quelli che daranno luogo alla nascita del jazz a New Orleans, si sviluppò nella città di San Louis, Missouri, uno stile musicale abitualmente considerato come pianistico, prima conosciuto come “Jig piano style” e più tardi, nel 1879, come Ragtime cioè ritmo stracciato o sincopato. Il Ragtime è considerato come fondamentale nella formazione del primo jazz.
Lo stile pianistico si caratterizzava per la rigida e solida accentuazione del ritmo con la mano sinistra, mentre la mano destra marcava la melodia, in forma molto sincopata, con influenza dei ritmi del banjo, in uso nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti.
Era una musica composta, questo sì, non improvvisata, e si nutriva di varie forme classiche come il minuetto e il valzer. Molti autori considerano il ragtime come tra i primi esempi di musica specificamente nordamericana.
La prima partitura di ragtime fu pubblicata nel 1897 dal musicista bianco William H. Krell, anche se molto tempo prima si suonavano rags negli spettacoli di Minstrel.
Anche se alcuni includono il ragtime in linea diretta con il jazz, come prima manifestazione dello stesso, certamente fu un’attività complementare che terminò con il suo assorbimento nel jazz medesimo.
La grande figura del Ragtime fu Scott Joplin e grandi pianisti di questo genere furono Tom Turpin, James Scott, Louis Chauvin e Eubie Blake. Abituare l’orecchio all’ascolto delle loro opere ci aiuterà alla comprensione ed al piacere dei generi musicali successivi.
Un primo esempio è sicuramente “The St. Louis Rag” by Tom Turpin, 1903
ascoltalo qui: https://www.youtube.com/watch?v=nOwvunH7PSQ
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