Christian Scott e la tecnica “Whisper”

christian-scottQuello che è diventata nota come la “Tecnica Whisper” è una tecnica stilistica di suonare che permette al trombettista di rendere il suono dello strumento simile al sussurro della voce umana.
Probabilmente, una delle migliori qualità di Christian Scott è il caratteristico tono prodotto dal suo respiro caldo attraverso il corno. Christian è un giovane rampollo della cultura e delle prime famiglie di New Orleans, nipote del grande sassofonista Donald Harrison Jr. e del leggendario Grande capo Donald Harrison Sr, l’unico uomo ad essere Capo di quattro tribù indiane nere di New Orleans. Christian seguendo i suggerimenti di Donald Harrison Jr e Clark Terry insieme a due anni di studio e intensa pratica ha sviluppato la sua tecnica unica.
Per ottenere il suo ricercato suono, si allontanò dagli ulteriori consigli dei suoi maestri e libri di musica, divenendo molto più introverso.
Dopo due anni di pratica e studio, la svolta finalmente è venuto da qualcosa che era familiare, ma astratto, “C’è voluto molto tempo, ma credo che il momento decisivo è stato quando ho deciso di non cercare di cambiare il suono ma di cercare di emulare qualcosa. Ciò che ho provato ad emulare è stato il canto di mia madre”, ha spiegato Scott (in Age Has No Bearing On The Validity Of Art di Krolick su www.jambase.com). “Il risultato ha origine da un sacco di cose diverse. Clark Terry mi ha parlato della tecnica che usava Clifford Brown per ottenere un suono arioso quando suonava. Volevo che il mio suono fosse diverso da qualsiasi altro. Miles (Davis) e Dizzy (Gillespie) e altri hanno lasciato il segno sulla loro generazione, perché il loro suono era unico” (in Interview: Christian Scott di Britt Robson, www.wonderingsound.com).

Moreno Stortini

nato a Bastia Umbra vive attualmente a Roma, funzionario pubblico, interessato da sempre alla musica e da essa condizionato nella vita e nelle scelte. Per lui la musica è poesia, amore per la bellezza, motore della propria vita. Negli anni ’70 il Rock, poi ascolta e legge di Jazz, infine l’America latina, dove vive per un breve periodo e poi frequenta, affascinato dalla musica, dalla storia e dallo studio delle civiltà precoloniali e delle radici africane, indelebili per i popoli delle Ande e dei Caraibi. Conquistato da questo miscuglio di razze, di suoni e di lingue, che interpreta come artefici della creazione di un sentimento nuovo di Musica e di Letteratura, capace di segnare i destini del mondo occidentale e non solo. E, last but not least, l'Afro latino con il jazz, una bomba di suoni e di emozioni che per lui “non ha uguali”. Innamorato di ciò, spende voglia ed emozioni che spera di trasmettere.