Ed eccoci al secondo numero di una delle uscite più interessanti nel fumetto degli ultimi tempi. ‘Il Mausoleo Nero’ non tradisce le attese, ma anzi si radica sempre più su due precise direzioni, quella di un certo immaginario gotico, thriller e horror e quella di riferimenti storici, culturali, soprattutto pertinenti alle frontiere della ricerca, che spaziano sui territori del paranormale e del mistero, nei sensi più ampi del termine.
Abbiamo a che fare con storie reali, che appartengono alla storia, alla mitologia di un luogo 24specifico e anche alla cronaca, nel caso del numero in questione con il cimitero di Greyfriars Kirkyard di Edimburgo, dove tutto ciò si incrocia. Qui furono seppellite persone umili e abbienti, nonché hanno trovato ‘dimora eterna’ personalità molto particolari, artisti e scienziati o casi afferenti a misteri di ogni tipo. Sono ben rappresentati stratificazioni di vari periodi storici. Fu anche luogo di trafugamento delle salme, molto richieste dalle scuole di anatomia, ed è per questo che alcune tombe hanno delle celle in ferro, che si prestano a fantasiose interpretazioni e non solo. Molto suggestive opere e bassorilievi relativi al tema della morte. Greyfriars nel ‘600 fu luogo topico dei Covenanti, i quali si ribellarono alla dottrina anglicana, rivendicando indipendenza da ogni altra chiesa del tempo e professando una propria idea di protestantesimo, lontana dall’obbedienza al papa o a qualsiasi re. Ed è qui che una parte di essi venne imprigionata e seppellita. Ironia della sorte o altro, in questo luogo c’è anche il mausoleo del loro più feroce persecutore, George Mackenzie. La sua tomba, denominata ‘Mausoleo Nero’, sorge a pochi passi dalla prigione, quasi come a volersi porre a guardia delle anime ribelli. Casi veri, interessanti e falsi ruotano intorno a questo particolare topos energetico. Circostanze e avvenimenti che lo hanno reso luogo turistico per eccellenza, ma anche oggetto di studi di frontiera.
In questo secondo numero lo storytelling si dipana da questi riferimenti, trovando il migliore equilibrio tra azione, dialoghi, spiegazioni misurate ma ficcanti, capacità immaginifica del disegno e della scena, riferimenti ad avanguardie culturali e di ricerca che hanno fatto capolino a questi ultimi lustri. In tal senso il fumetto fornisce input a colui che già è a conoscenza di determinati temi quanto a chi vi si accosta, fornendo motivi di coinvolgimento e interesse a entrambi le categorie. La vicenda avrà risvolti inaspettati, portando Samuel e il prete O’Connor su binari inaspettati.
Samuel Stern si propone come migliore interprete fumettistico di questo decennio incipiente, con le inquietudini che lo animano, con le sfide che si porta dentro e con l’aura di mistero che avvolge in definitiva ogni cosa.
Il numero 3 sarà in edicola dal 30 gennaio.
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