Ieri ho visto su RaiPlay – ancora disponibile – questo film, tratto dall’omonimo romanzo di Jack London, molto fedele all’opera letteraria, cambia solo l’ambientazione. California, Oakland e San Francisco vengono sostituiti dall’Italia e Napoli, mentre il tempo a cavallo tra Otto e Novecento viene traslato ai primi del secolo scorso fino agli anni ’60, credo. Queste scelte non alterano la coerenza al testo dello scrittore americano, anzi in qualche misura la rafforzano.
Luca Marinelli vinse la Coppa Volpi a Venezia come miglior attore, anche se nella parte finale lo trovo un po’ troppo fuori le righe, quasi caricaturale. La sua interpretazione comunque è ottima. Bravi anche gli altri attori, un paio dei quali da allora non se n’è parlato più di tanto, almeno nei grandi circuiti.
La storia è la parabola di Martin, mozzo di mare ignorante e di sani principi, che vuole studiare per amore del sapere, ma inizialmente soprattutto per rendersi degno della rampolla Elena Orsini, conosciuta perché salva la vita al fratello. Se ne innamora e viene ricambiato, ma dopo numerosi fallimenti incontrerà il successo come scrittore appena dopo le incomprensioni con lei e la famiglia esploderanno, fino a cagionare lo scioglimento del fidanzamento. Prima non è ritenuto degno, ma dopo che si consuma la rottura accadranno tutte le cose che agli occhi della famiglia di lei lo renderebbero sposo ambito, anche se Elena e i membri della sua famiglia comunque non sono rappresentati come persone odiose o snob. E’ uno snodo fondamentale, che del resto accade spesso nella vita, in vari tipi di rapporti, forme e modi. Apprezzabile.
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