La tradizione carnevalesca arcaica e contadina della Basilicata in scena all’Auditorium della Musica di Roma. Dal 31 ottobre al 2 novembre, all’interno della 8° edizione dell’OTTOBRATA ROMANA sarà esposta la mostra fotografica dedicata alle maschere zoomorfe lucane.
Il carnevale di Tricarico e Aliano con il toro e la mucca. I particolarissimi U’Rumit , l’eremita, di Satriano, un uomo vegetale, albero vagante, maschera silente e cosparsa di foglie, simbolo di povertà, raffigura quel satrianese che, nonostante non sia in ottime condizioni economiche e per questo indigente, è rimasto fedele alla sua terra natia. l’Urs, vestito di pelli di pecora o di capra rappresenta una maschera di prosperità, buona sorte e successo. È quel cittadino presto emigrato verso terre lontane dove ha fatto fortuna e per questo ritornato con pelli pregiate e ricchezze. Sempre di Satriano A Quares’m, la quaresima, coperta da un manto nero di stoffa, porta sul capo una culla che contiene al suo interno il proprio figlio concepito durante il Carnevale, di cui però non si conosce il padre, rappresenta il carnevale ormai finito. ‘U zembr di Montescaglioso, il caprone, ovvero il demonio o meglio ancora le forze primordiali della natura. Un viaggio non (Basilicata) Coast to Coast ma di carnevale in carnevale.
Comunicato stampa.
Maschere zoomorfe di Basilicata
“… Venivano a grandi salti, e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine. Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le brandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo…” (Carlo Levi Cristo si è fermato ad Eboli)
L’Ottava edizione dell’Ottobrata romana è ispirata ai canti dedicati agli animali della tradizione contadina della campagna romana, con un omaggio particolare alle favole di Trilussa. La rappresentazione zoomorfa, il raccontare dei vizi e delle virtù degli animali costituisce infatti una delle caratteristiche essenziali della cultura contadina italiana che si manifesta soprattutto attraverso le danze carnascialesche e i rituali primaverili propiziatori. In Basilicata questa tradizione è ancora ampiamente diffusa come è testimoniato da una inedita e originale mostra fotografica appositamente allestita nell’ambito di questa edizione dell’Ottobrata romana.
Biglietti:
Ingresso libero
Orario: dalle ore 11 alle ore 18
DAL 31/10/2015 Foyer Sala Sinopoli ore 11:00
Una produzione originale Fondazione Musica per Roma
in collaborazione con
l’APT Basilicata
OTTOBRATA ROMANA VIII Edizione
Canti e Favole di Animali
Omaggio a Trilussa
Un progetto di Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica
In collaborazione con APT Basilicata
Programma
31 Ottobre, 1 e 2 Novembre
Foyer Sala Sinopoli
Mostra fotografica
Maschere zoomorfe di Basilicata
A cura di APT Basilicata
1 Novembre Sala Sinopoli, ore 18
Favole e canti di animali
Omaggio a Trilussa
Concerto
Con la partecipazione dell’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna, del Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni,
e del Gruppo delle Maschere zoomorfe della tradizione popolare della Basilicata.
Giorgio Onorato – Voce
Pamela Villoresi – Voce recitante
Info 06-80241281
fonte
www.auditorium.com
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