Piove felpatamente dietro la finestra.
Svegliata. Apro gli occhi ma non vedo la voglia di alzarmi. Non c’è. Sarà rimasta sotto le coperte.
Cerco il telecomando nascosto sotto i cuscini. Tocco un tasto, in una direzione qualunque, e come se fossi a teatro, cancello la quarta parete lasciando entrare il mondo. Il cielo, gli alberi, i rumori, le ombre, gli odori, le persone.
Fuori tutti corrono. Io, lentamente, mi affretto a immaginare la meraviglia della Lentezza.
Come quei vagabondi che vanno a zonzo nei sentieri fra i campi e dormono sotto le stelle.
Scalare le montagne richiede un passo lento e i grandi risultati non si possono raggiungere immediatamente. E se c’è qualcosa che vale la pena…meglio farla lentamente che tutto ciò che è squisito matura piano.
Mi convinco dell’importanza di vivere a velocità ridotta e ritmo di vita lento e sereno.
Il mio animo bradiposo cancella il ricatto di piacere a tutti i costi e vivo lentamente per assaporare ogni istante. La qualità alla quantità e mi prendo il tempo per decelerare il ritmo frenetico dei meccanismi veloci che portano a sbagliare, per avvicinarmi a quelli più lenti che mi aiutano al ragionamento.
La Lentezza è sentimento, vera ricchezza e voglio una vita lenta piena di sussurri, come il mare quando è calmo.
Offre ricompense che in genere si capiscono nelle generazioni successive.
“Non sei fregato se hai una storia da raccontare e qualcuno a cui raccontarla”…Pensando al prossimo capitolo della mia vita…beh…c’è l’ho!