Il Bar Corona è aperto. Si vede da lontano. Ci saranno i soliti avventori. Anzi oggi qualcuno in più. Distanziati. Mascherine discinte ma presenti, come impone la legge.
Nell’aria fermento e chiacchiericcio…i fatti non convincono…Mi avvicino cauta e pensierosa.
Lentamente per la strada quasi deserta.
Mi viene incontro, a passo svelto e braccia aperte, pronto per stringermi a sé, con le sembianze di un giovane abbronzato, dal sorriso latteo, l’aroma dell’Arabica che vola nell’aria.
È il mio cappuccino che mi aspetta. Scelgo il cornetto più panciuto fra quelli tenuti in caldo. Quello col ripieno di marmellata di visciole, che non può deludermi: panza uguale sostanza, dicono.
Siedo al mio tavolinetto preferito. E selezionata dal sole, che dai rami di un albero vicino ne approfitta per regalarmi un bacio di caldo…rifletto…
Numeri, previsioni mondiali, speranze perdute, confuse ricerche…
“È un mondo difficile
Vita intensa
Felicità a momenti
e futuro incerto
Il fuoco e l’acqua
con certa calma
serata di vento
Nostra piccola vita
Nostro grande cuore
Me cago en el amor”
Dal Bar Corona per oggi è tutto.
A voi la linea…