Quando c’è e quando non c’è, l’Ispirazione è una cosa tangibile.
A volte va avanti diritta e diretta, dove vuoi che vada e come vuoi che sia. Anche dove dice Lei, pure se non vuoi.
Ma a volte no. La cerchi, la desideri, la brami, ma Lei si nasconde. Ne hai voglia e rimani svuotato a pensare.
Ma lei tarda.
Pensi siano i soliti cinque minuti che, per vanteria, si regala una signora. Invece spesso sono ore. Giornate. Intere settimane. Che neanche una regina potrebbe osare di permettersi tanto. Ma lei lo fa. E non puoi dirgli nulla. Tu aspetti…aspetti…
E quando arriva, devi anche ringraziarla, riverirla, per averti concesso la grazia.
E quando accade, beh, allora, tutto fila liscio e le temute pagine bianche si riempiono in fretta di carattere, e di caratteri che si abbracciano fra loro creando racconti, trasposizioni di idee, riflessie…
Cioè riflessioni che sembrano poesie e a volte lo sono.
Arriva all’improvviso. Non puoi deciderla tu. Magari mentre cammini tranquillo inciampi, e in quel momento di incertezza ti scatta l’idea. Non sei caduto e ti senti fortunato. Ed è in quel attimo di cuore in gola che Lei si manifesta!
Ti sei ricordato che devi guardare dove metti i piedi, che
significa: guarda quello che fai! E si apre un mondo su quello che puoi fare o sarebbe meglio non fare.
Una parola udita per caso, un colore, un tramonto, una foglia che cade e… sei folgorato. È l’Ispirazione che passa di lì. E spalanca finestre incantate, fino a quel momento chiuse.
A volte è dalla rabbia, dall’insoddisfazione, dallo scontento che si fa viva e all’improvviso prolifera.
E tu l’accogli, l’abbracci, te la fai amica. La sfrutti, la usi.
Ci scrivi, ci lavori. Sogni, immagini, ti senti ricco, immortale.
Attimi da cogliere con la consapevolezza che la vena può finire e non la ritrovi neanche per terminare con un “p.s.” che vale come Pronto Soccorso!
Bighellonando mi ritrovo nei pressi del Bar Corona.
Solito barista mascherinato. Solito tavolinetto che mi
aspetta.
Mi concedo un riposo e, per gratificarmi, un cappuccino
spumoso e cornetto con crema chantilly.
Osservo gli avventori più stravaganti e scombinati.
Mi fan pensare a vite incredibili rinchiuse nei paltò.
Alcune imprigionate con bottoni gioiello. Altre con semplici zip. Altre ancora con ricercati alamari…
Sento l’urgenza di dover scrivere qualcosa.
Mi avvio verso casa.
L’ispirazione è con me…