Da lontano vedo il Bar Corona. È aperto. Ci saranno i soliti avventori. No. Oggi qualcuno in più.
Gruppetti di ragazze e ragazzi. Mascherine discinte ma presenti come detta la legge e nell’aria fermento e chiacchiericcio…
Mi avvicino lentamente, cauta, pensierosa e accaldata per la strada quasi deserta, nella speranza di respirare aria fresca di gioventù.
Ascolto in disparte, seduta al solito tavolinetto e incuriosita dalle giovanissime che si raccontano i giorni in modo colorato e colorito.
Impari in tempo reale, modi di dire attuali, del momento, istantanei, curiosi. Diversi dai nostri ormai sorpassati, desueti e ripetuti mille volte…
Per le giovanissime un bel ragazzino è “un fregno” e può esserlo anche da favola…
Per quelle con qualche anno in più è “uno gnocco” e può essere anche stratosferico…
Guardano “il pacco” e ridono a crepapelle…dice che poi si “gonfia”, ma poi si “sgonfia”…ma come farà nessuno lo sa!
In mezzo a tante novità sono in difficoltà.
Se a me piace un signore distinto, noncurante e sicuro di se. Ironico e sornione. Di quelli che…poche parole, ma ben assestate!
Come posso definirlo per essere al passo coi tempi…anche la forma ci forma!
Quando pensi di aver capito cambia il modello.
Tempo di grandi cambiamenti che spaventano,ma di più attraggono.
Non lascio arrugginire il ferro che è in me e con mente aperta e parole libere osservo con la giusta attenzione i dolci: non si vive di solo amore!
E “te l’avevo detto” me lo dico da sola!