In un castello Orsini gremito di un pubblico variegato e attento, è stato presentato sabato pomeriggio Ritornerò, il libro di esordio di Martina Salvatori, edito da Eve.
La serata è stata presentata da Katia Piselli e dopo i saluti istituzionali di rito da parte di Valeria Salvatori e Roberto Efficace, si è entrati nel vivo del romanzo.
Il libro racconta, in una continua contaminazione di generi, tra fantasy e realtà, il sentimento che da sempre muove il mondo, l’amore, da una prospettiva molto attuale, quella dell’amore omosessuale. Senza rivelare la trama, per lasciare ai lettori il piacere di scoprire la storia, la giovane scrittrice di Castel Madama, affronta il tema con leggerezza, volando dall’alto alla Calvino, come giustamente osserva la critica letteraria Maria Vittoria Vittori, che ha introdotto al pubblico le letture di passi del libro, eseguite da Gianluca Giura. Partendo da queste, la Vittori ha messo in evidenza i numerosi temi e spunti di riflessione presenti nelle righe del libro, che appaiono scorrevoli e leggere, grazie alla capacità di scrittura di Martina. Dalle unioni civili, al bullismo, all’ipocrisia dei falsi moralisti, gli affetti familiari e l’amicizia, temi e spunti trattati con ironia e delicatezza, ma in modo profondo e necessario al tenore del romanzo.
La storia che ne risulta é ben scritta e scorrevole, non banale, tant’è che la casa editrice ha deciso di pubblicare il libro pochi giorni dopo aver ricevuto il testo, come rivela Martina stessa.
Il messaggio che si trae dalla storia è duplice. Uno immediato ed è sintetizzato dalla frase pronunciata da uno dei protagonisti del romanzo: “L’amore è bello così, gay o etero che sia, e non è giusto soffocarlo”. Esiste poi un altro messaggio ed è il seguente: a fronte dell’apparire, l’unica cosa che salva è l’amore, inteso in tutti i suoi molteplici aspetti.
Foto di Claudio Corboz
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