L’incontro con Arturo Mariani autore del libro Nato Così promosso da Lettori Virali, in occasione dell’inaugurazione della biblioteca “Isabella Bambini” dell’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo – Villanova”, è stato partecipato ed appassionante.
Gli alunni delle scuole medie, seconde e terze, attendevano l’evento, alcuni avevano già il libro pronto per la dedica. La curiosità dei ragazzi di incontrare l’autore, il calciatore, da subito ha creato un clima amichevole e di forte empatia che ha reso facile ed immediato il dialogo, lo scambio di pensieri ed emozioni, con al termine tantissime domande anche della redazione del giornale d’Istituto.
Arturo Mariani sa ripagare le attese con la semplicità delle persone sensibili, la maturità di chi conosce già da bambino, da sempre, molte facce della stessa medaglia, la vita. “Non esiste modo migliore per creare un dialogo duraturo, se non parlando in modo schietto, diretto” e questo Arturo ha fatto.
Dalla sua storia impariamo l’importanza della famiglia, la mamma Gianna, che lo accetta e aspetta come un dono speciale. “Arturino farà grandi cose”, come dice la nonna paterna Nella. La scuola, le prime gite ed il confronto con gli altri ragazzi. Capire che ci sono mille modi per fare la stessa cosa, in modo diverso e nella diversità. La vita con la disabilità e la decisione di abbandonare la protesi, in segno di quella schiettezza e verità che, come detto, è il “modo migliore per creare un dialogo duraturo”, si respira la serenità di chi accetta se stesso così come si è, “io e le mie stampelle” , e ne diventa il punto di forza.
“Non mi sono mai arreso davanti alle difficoltà”, così Arturo è diventato un campione nella vita come nello sport. Impegnato in ambito sociale, fonda con il suo gruppo Radio Giovani Arcobaleno, una Web Radio, che nasce come espressione dell’Associazione Giovani Arcobaleno, da anni impegnata a promuovere lo spirito francescano attraverso iniziative di solidarietà. Anche i ricavi del libro sono destinati all’Associazione Salvabebè-Salvamamme. La sua passione per il Calcio, tifoso della Roma e di Totti, lo ha portato a giocare i Mondiali in Messico nel 2014 con la Nazionale Italiana Amputati, organizzata dal Centro Sportivo Italiano (CSI). La partita terminata ai rigori con l’Haiti.
“Bisogna credere nei propri sogni ..io volevo giocare a pallone.. giocare un Mondiale”. Dall’incontro con Arturo tocchiamo con mano che “nulla è impossibile.. avere coraggio, essere noi stessi e provarci ..possiamo fallire, ma non abbiamo tradito il nostro sogno” e riconosciamo che Impossible is nothing non è solo uno slogan pubblicitario. L’Energia dell’incontro si è scatenata al fischio finale, in cui tutti sono corsi da Arturo per l’autografo o la firma del libro.
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